domenica 15 maggio 2011

5x7 Folded Card

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giovedì 17 marzo 2011

IL GIORNO PIU' SPECIALE !

Sofia, amore mio,
questa è la storia del tuo giorno speciale, del nostro giorno speciale, quando sei arrivata ad arricchire le nostre vite per sempre.

Il 2 febbraio 2011 era un freddo mercoledì, aveva appena nevicato e le strade erano coperte da una luccicante quanto paurosa lastra di ghiaccio. Avevo il controllo settimanale dal dottore e il babbo quella mattina non era andato a lavorare per accompagnarmi, visto quanto il tempo fosse brutto. In macchina parlavamo di te, di quanto poco mancava al tuo arrivo, ed eravamo emozionatissimi. Io ero anche un po’ preoccupata: ero alla fine della gravidanza, alla trentanovesima settimana, e l’ultima ecografia risaliva al mese prima! Non mi piaceva che non controllassero meglio come stavi, li dentro la mia pancia. Io e il babbo avevamo deciso di metterla giù dura col dottore, di fingere un po’ dicendogli che non stavo bene, così da indurlo a farmi controlli aggiuntivi. Così fu. E quel giorno, nello studio del dottor Sadural, Dio ha messo una mano sulle nostre teste, ci ha protetto ed aiutato. Perché quando, di fronte alle mie insistenze, alla fine ha acconsentito a fare una ecografia di controllo, le acque dove tu sguazzavi felice nella mia pancia si stavano riducendo ed a breve avresti sofferto! Ancora penso a quel momento, a cosa sarebbe successo se mi avesse mandato a casa così, senza un controllo più approfondito, dicendomi “ci vediamo la prossima settimana”. Tutto sarebbe stato un incubo.

Il dottor Sadural aveva ancora l’ecografo in mano e noi ti vedevamo la nella pancia, quando mi accorsi del suo sguardo strano e chiesi : “tutto ok?”. Lui semplicemente rispose: “mmm…questo cambia tutto. Dovete andare all’ospedale”. Io e il babbo ci guardammo sconvolti..non eravamo pronti!! Cioè, si eravamo pronti maaa… che stava succedendo?? Eri in pericolo?! Il babbo sbottò con un “Intende ORA??!”. Il dottore ci disse che dovevi nascere. Mi prese la paura…ero terrorizzata che qualcosa andasse male, che tu soffrissi, tutti i brutti pensieri del mondo mi arrivarono in testa. Il babbo era giustamente agitatissimo. Mentre tornavamo a casa per prendere la borsa dell’ospedale io telefonavo alla zia Lidia, ai nonni e alle mie amiche del cuore per dirgli che “era arrivato il momento!!”. Forse cervavo di sciogliere un po’ la tensione, di calmarmi sentendo la voce delle persone care.

Quel giorno fu semplicemente FANTASTICO! Io e il babbo eravamo preoccupati ma così emozionati…Ok, avevo un po’ di paura del cesareo, di tutti i fili e tubicini che mi stavano mettendo…a me, che avevo scelto un parto “il più naturale possibile!!” ma il pensiero che di li a poche ora ti avrei stretta tra le braccia mi consolava e mi dava la forza di sorridere. Babbo era sempre accanto a me, mi teneva la mano e mi dava i bacini. Mi parlava per distrarmi. Eravamo drogati di emozioni!


Ed ecco il momento!! Entro in sala parto camminando, il babbo dietro di me. Gli dicono di aspettare nel corridoio che mi avrebbero preparato e poi l’avrebbero fatto entrare. In sala operatoria vedo il dottor Surmeli, un bravo dottore, che mi aveva dato fiducia fin dal primo momento. C’erano tante infermiere, tutte li per noi amore, per aiutarti a vedere la luce. Sapevo di essere in buone mani ed il pensiero che mancavano pochi minuti dal vederti, dall’averti con me, mi faceva impazzire di gioia.
Finalmente arriva il babbo…meno male che c’è lui, perché mi sentivo sola li in mezzo a tutti quegli estranei. E’ teso, ma cerca di nasconderlo. Con una mano stringe la mia e nell’altra ha la macchina fotografica, pronto per immortalarti nel tuo primo respiro.

Ed ecco, ore 21,37, sento per la prima volta il tuo pianto!! E anch’io piango. Ti vedo, sei bellissima. Piccola. Perfetta.










Sei mia! Ti mettono vicino a me, ti bacio e vorrei già alzarmi e portarti a casa. Ma mi devono ricucire e ti devono visitare, allora il babbo ti segue in tutti i tuoi primi momenti e io rimango li, triste senza te.

Mi avevano detto che sarei stata un po’ stordita dall’operazione: macchè stordita! Sono lucidissima. Fate presto che voglio allattare la mia bambina!!
Quella notte non abbiamo dormito mai…verso mezzanotte, finalmente, ti portano in camera da me. Ti guardo, sei un miracolo. Ti stringo dolcemente, ti bacio, bacio il babbo, lui ci abbraccia…ora siamo una vera famiglia. Tutte le cure, i sacrifici fatti per averti sono un ricordo lontano; anzi, non sono neanche più un ricordo, sono dimenticati per sempre. Ora ci sei tu, la nostra bambina bisognosa di cure, attenzioni e tutto il nostro amore. E noi ne abbiamo un universo da darti, non ti mancherà mai.











La zia Lidia era in aereo..stava venendo da noi. La prima a vederti fu la zia Cindy, che arrivò la mattina dopo con un grandissimo palloncino ed una giraffa di peluche. E nel pomeriggio finalmente arrivò la zia Lidia, direttamente dall’aeroporto. Anche l’Italia era arrivata per te! Adesso mi sentivo più a casa. Il giorno dopo ti vennero a trovare i nonni Moises e Teresa e la zia Rocio, tata Vanessa e lo zio Moises chiamarono tante volte per sapere di te. Eri la star del momento!!

Tre notti all’ospedale sono state lunghissime. Facevo la spola tra il letto e la nursery, giorno e notte, perché non mi piaceva che fossi la da sola..una volta sono arrivata e stavi piangendo disperata e da li ho deciso di tenerti sempre in camera con me. Il babbo domiva accartocciato su una poltrona-letto. Finalmente il sabato mattina siamo tornati a casa. Ho cominciato a rompere a tutti alle 6 del mattino: voglio andare a casaaaa! Ti ho vestito per la prima volta e avevo paura di farti male. Avevo portato tanti diversi vestitini perché non sapevo la tua misura e alla fine dicisi per un completino lilla molto facile da infilare: non era facile vestirti!!
La zia Lidia ci aspettava a casa per farci le feste. Era in piedi nel corridoio, davanti all’ascensore, quando verso mezzogiorno arrivammo. Ti tolsi dal seggiolino per l’auto e ti presi in braccio. Non riuscivo a toglierti gli occhi di dosso, mi avevi ipnotizzato. Ci sedemmo tutti sul divano e respirammo il tuo odore..odore di felicità!

martedì 1 febbraio 2011

sabato 22 gennaio 2011

ALLA FINE DELLA LUNGA STRADA.

Ancora mi sembra incredibile: massimo 2 settimane e sarò madre! Il mio cervello pare non voglia incamerare questa informazione, anche se ho una pancia che non mi vedo i piedi!! Ma credo che fin quando non terrò tra le braccia la mia Sofia non ci crederò fino in fondo. Manca poco. Ho paura che qualcosa vada male, che lei abbia dei problemi… ah, faccio pensieri di tutti i tipi.
Per tutto il secondo trimestre sono stata un po’ trasportata dalle emozioni e dalle preoccupazioni per i tanti esami, dalla curiosità di questa nuova situazione e dai consigli degli altri ma ancora non mi “sentivo” madre, non avevo consapevolezza di avere una creatura dentro di me. Compravo cose per qualcuno che non vedevo, non conoscevo; anche chiamare il suo nome mi faceva strano. Mi sentivo quasi “cattiva” per non amare già alla follia quell’essere dentro di me. Non so, il cervello umano… ognuno ci deve arrivare coi suoi tempi. Ed io ci sono arrivata in questo periodo: Il terzo trimestre mi ha portato l’amore grande, puro per mia figlia. Quel sentirsi davvero responsabile della vita che hai dentro, che è staccata dalla tua e che devi proteggere. Rimango incantata di fronte alle foto di neonati di cui sono pieni i giornali a cui adesso sono abbonata e impazzisco di gioia all’idea di avere tra le mie braccia quel corpicino da accudire. Ed ora non posso più aspettare! Vorrei che mi iniziassero le doglie ADESSO.

Cancun ha dato il via al mio terzo trimestre! Una bella settimana ai Caraibi ad assaporare gli sgoccioli della “vita a due”, vivendo quella “luna di miele” che ancora non avevamo fatto!! Mi preoccupava un po’ prendere un altro aereo dopo l’Italia ed essere lontano da tutto (in caso fosse successo qualcosa il Messico non era proprio il posto dove volevo stare!), ma mi sentivo bene e quindi… VIA!! Beh.. le foto si commentano da sole! Siamo stati divinamente.










Al ritorno abbiamo dovuto superare la prova “corso pre-parto”!! Io non so com’è in Italia, ma qui son pazziiiii… il corso basicamente si compone di: tour dell’ospedale, insegnamento della tecnica di respirazione e di come si cambia un pannolino, ma soprattutto: visione dettagliata, fin nei minimi particolari, di parti in direttaaaaa !!! Io scioccata!! Scott bianco come un cencio. Mi sono alterata ed ho fatto notare che non a tutti interessa vedere di quando si dilata la … mentre partorisco, quanto sangue mi esce, come mi posso lacerare o come mi esce la placenta!!! Stiamo scherzando!!! Alla risposta del mio ginecologo: lo facciamo per informare, ho replicato che se mi devo operare ad un braccio o allo stomaco non mi fai vedere un video di cosa mi farai!! Addirittura qui è prassi mettere uno specchio in fondo al letto dove partorisci per farti vedere come esce il bimbo… Scusate, per me è troppo!! Gli ho detto che assolutamente io non voglio alcuno specchio!!
Giuro, mi ci sono voluti giorni per riprendermi da quei video (lasciamo stare la visione del cesareo!!). Sono passata da “voglio il cesareo” a “voglio il parto in acqua”, per poi ritornare al mio pensiero originale: partoriscono tutte, vedrai che partorisco anch’io! Solo non mi interessa sapere i dettagli: mi verranno le doglie, andrò all’ospedale, soffrirò come tutte e poi partorirò! Diciamo che gli americani sono un po’… userò il termine ECCESSIVI in alcune cose! Abbiamo perfino avuto la visita a casa di un’infermiera che ci ha fatto vedere un video su come riconoscere le contrazioni premature e tutte le settimane mi chiama la mia assicurazione sanitaria per sapere come procede la mia gravidanza. Ma, attenzione, parlare al telefono col mio ginecologo è praticamente impossibile. Chiamo e risponde un disco che mi chiede di scegliere tra diverse opzioni, poi se ho fortuna mi risponde una segretaria che non mi sa dare nessuna informazione e mi dice che il medico mi richiamerà, ma se ho un’emergenza di andare all’ospedale!!
Quindi, va tutto bene fin quando non hai nessun problema! Se hai un problema, vai all’ospedale. Fortuna che io non ho mai avuto grandi problemi, perché sono abituata ad un rapporto un po’ più “diretto” col mio medico!

Ripresa dall’esperienza della “childbirth class” ci è venuta la brillante idea di fare un’ecografia in 3D per vedere la nostra bimba. Ma all’appuntamento Sofia non si vedeva per niente, era coperta dal cordone ombelicale. Mi hanno fatto camminare per muoverla, fare pipi, bere, mangiare, ecc.. ma niente. Alla fine ci hanno detto di tornare. Ma la seconda volta non è stata più fortunata!! Io e Scott molto scocciati. Non tanto perché non si vedeva la bimba, quanto per la mancanza di informazione che danno: vai sul sito e sembra sicuro che ti possano dare foto quasi “reali” di tua figlia e tu, inesperta, ci credi. Poi vai li, vedi immagini brutte, incomplete, ti preoccupi pure e spendi quasi 150$ per niente.

E va beneeee...Arriva Natale...arriva la zia Lidia :-) L’ultima settimana dell’anno l’ho passata finalmente in compagnia di una figura importante della mia famiglia ed è stato bellissimo vedere mia sorella che dice alla mia pancia: “ciao, so’ io!!” come se già fossero vecchie amiche!

Gennaio. La mia pancia continua a crescere e pesare, le caviglie si gonfiano, disturbi inestinali e bruciore di stomaco sono i miei compagni quotidiani. Ma in definitiva sto bene. Sono fortunata perché non lavorando posso seguire i ritmi del mio corpo in tutta tranquillità. Anche se il “goderti la gravidanza” (cioè il non aver nulla da fare) a volte è controproducente: non hai niente a cui dedicarti che ti faccia distrarre un po’ dalla tua condizione di “cetaceo quasi immobile”! Si, faccio passeggiate (anche se il clima rigido e la neve non aiutano), cucino (cosa noooon positiva se vuoi cercare di non diventare una balena), organizzo la camerina, sistemo, ma soprattutto ASPETTO!
Due settimane fa l’ultima ecografia: tutti i valori sono nella morma, Sofia pesa circa 2,5 kg ed è già posizonata per la nascita. La mia cervice si è assottigliata del 50% e, parole del dottore, “anytime from now”!! Cooosa??? In qualsiasi momento??! Ma sono solo alla 36° settimana! Lui mi dice che la bimba è pronta. Mi viene l’ansia, torno a casa e comincio a fare la borsa per l’ospedale, compro le ultime cose per Sofia, parlo con Lidia e ci mettiamo d’accordo per il suo arrivo, insomma mi preparo…Sono passati 15 giorni e non succede ancora niente.
Ho anche consultato il "calendario lunare” pur non essendo una appassionata della materia (eh, le donne incinte fanno cose strane) e sembra che la maggior parte dei bambini nasca con la LUNA NUOVA. Beh, la prossima luna nuova sarà il 3 febbraio! Sarà vero??